Ancora dimenticati
La giornata della Solidarietà che si è tenuta lo scorso 13 aprile 2025 ha visto la partecipazione delle Associazioni di Volontariato della Valsessera, della Fondazione Valsesia, del Servizio Socioassistenziale dell’Unione dei Comuni Montani della Valsesia e di “Pagina Bianca”.
Organizzata dall’amministrazione di Pray, con la collaborazione della Dott. Lorella Morino in qualità di conduttrice, nella mattinata si sono succeduti sul palco del salone polivalente i responsabili degli enti del terzo settore che hanno potuto descrivere gli impegni e le criticità che affrontano con il loro impegno nel campo del volontariato.
Anche l’associazione che rappresento “Associazione Veterinaria per la Cooperazione Internazionale ODV”, invitata a partecipare e presentata con il suo logo nel volantino, ha descritto l’impegno che quasi quotidianamente ci vede operare nel volontariato sia a Pray che nei territorio della Valsessera e di Valdilana.
La associazione gestisce dall’estate del 2019 per conto della Caritas della Valsessera, in ogni suo aspetto, organizzativo ed economico, l’Emporio della Solidarietà della Valsessera, struttura alla quale accedono 260 nuclei famigliari in difficoltà e oltre 60 di essi vivono a Pray. Queste 260 famiglie sono soprattutto ricomprese nel territorio della Valsessera e del comune vasto di Valdilana ogni settimana possono recarsi in Emporio e fare sempre gratuitamente la spesa alimentare secondo le loro preferenze scegliendo nel paniere dei prodotti quelli di loro maggiore utilizzo e gradimento esposti sugli scaffali e nei banchi frigoriferi. Si può considerare che i fruitori del nostro Emporio usufruiscono ogni settimana di alimenti il cui costo in un qualunque esercizio commerciale si aggirerebbe tra i 20, 25 euro (per un single) fino a 50 (per un nucleo familiare tra i 4 e i 6 componenti). Gratuitamente, sempre, questo è il concetto che molti non hanno ancora capito o voluto capire, e AVCI per mettere a disposizione un paniere sempre costante deve acquistare ogni mese i prodotti che Banco Alimentare non è in grado di fornire con regolarità. Soprattutto uova, latte, formaggio, tonno, zucchero, riso, olio, farina e biscotti sono gli alimenti che ci impegnano con una spesa di circa 1000 euro al mese.
Oltre a questo l’associazione offre lavoro in Emporio e favorisce relazioni sociali a 4 Operatori con contratto PASS stabilito assieme ai Servizi Socioassistenziali dell’Unione dei Comuni Montani della Valsesia e ogni mese affronta un’uscita complessiva di euro 1050 destinata alle 4 persone impegnate nella nostra struttura.
Altri interventi di volontariato sono quelli legati all’ acquisto di buoni pasto per i bambini di famiglie in difficoltà economiche e che non vedono riconosciuto dai comuni di residenza lo stato di disagio e, addirittura, devono pagare la somma massima (fino a euro 6) per consentire loro il pasto con i compagni di scuola. Questo perché i comuni della territorio non riconoscono come famiglie in difficoltà quelle che provengono da Paesi Terzi e non sono ancora in possesso di residenza oppure hanno in sospeso qualche piccola pendenza economica o, ancora, non risiedono nel comune stesso. In questi casi non valgono le classi di riduzione e devono acquistare al prezzo massimo i buoni mensa.
AVCI organizza anche corsi di italiano rivolti a persone extracomunitarie, sempre gratuitamente, gestiti da socie e volontarie di AVCI.
Eppure, nonostante il nostro continuo impegno, nonostante il ricavato della giornata sia stato prodotto in modo significativo anche dai nostri soci e amici presenti al pranzo, l’amministrazione di Pray con la Delibera di Giunta n. del 13 maggio 2025 n. 43/2025 -“Erogazione contributo economico a favore delle associazioni di volontariato (vengono elencate 5 associazioni senza inserire AVCI) a seguito della manifestazione del 13 aprile 2025” dimentica di inserire (oppure non vuole) la nostra associazione tra i destinatari del contributo economico.
E quindi anche la bella e gratificante frase “Volontari figure importanti per la comunità che sono sempre intervenute prontamente e con aiuto immediato alle esigenze del nostro Comune” non è stata rivolta a noi. Perché nonostante la nostra partecipazione economica di 15 nostri soci, amici e volontari al pranzo di solidarietà che ha fatto seguito alla mattinata non siamo stati considerati?
E dire che nel mese di febbraio in una riunione tenuta nella sala consigliare del Comune di Coggiola alla presenza dei rappresentanti delle amministrazioni locali il Sindaco di Pray assieme al Consigliere delegato al “sociale” ha dichiarato che l’Emporio della Solidarietà è una valida realtà nel territorio da sostenere anche con contributi economici. Queste righe non vengano interpretate come una sorta di invidia nei confronti dei 5 ETS destinatari del contributo alle quali, tutte, va la nostra stima e il riconoscimento per ciò che fanno e si può fare nel nostro territorio.
L’impegno della nostra associazione in Emporio e’ continuativo, costante nel tempo e certo questa decisione della Giunta di Pray provoca a noi un grande dispiacere ma non porta certo ad una diminuzione degli impegni presi verso le persone in difficoltà.
La povertà, purtroppo, aumenta ogni giorno e non ricevere aiuti, anche piccoli, a fronte dell’impegno continuo rimane una questione per noi di difficile comprensione.
Il Responsabile Legale
Dr. Massimo Platini